Letteratura
La ragazza del bar
La ragazza del bar mi serve il caffè e poi continua a parlare con due amiche entrate anche loro nel piccolo locale a pochi passi dalla vecchia basilica.
Scherzano.
“Certo che stamattina c’è un caldo da paura”, dice una delle due avventrici.
“Per fortuna domani parto per la montagna!”, dice l’altra.
“Anch’io vorrei andarmene in vacanza il prima possibile”, sospira a quel punto la ragazza del bar.
“Non da sola, però!”, ribatte l’amica, con tono allusivo. “E dillo che ti piacerebbe andarci con qualche bell’ometto!”.
In quel preciso momento entra un uomo accaldato e sbuffante. È molto grasso, ha un aspetto arcigno e un’espressione contrariata.
La ragazza del bar ha un guizzo di ironia e sussurra a mezza voce: “Magari …”.
Concludo la frase al suo posto: “Magari non con questo!!”.
La ragazza del bar scoppia a ridere insieme con le sue amiche. Poi mi fa capire che ho colto il senso della sua frase a mezza bocca: l’uomo appena entrato è decisamente lontano dal suo tipo.
Il neoarrivato ci guarda, probabilmente ha la sensazione che in qualche modo si stia parlando di lui, ma non capisce.
“Posso avere un caffè?”, dice alla fine, seccato.
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