Letteratura
‘Stella randagia’ di Piera Ventre: un grande romanzo denso di significati e di apparizioni
Nel suo ultimo romanzo, edizioni NN Editore, Piera Ventre accende una interessante riflessione sulla condizione femminile.
‘Stella randagia‘, di Piera Ventre, recentemente edito da NN Editore, è un romanzo come pochi, come se ne scrivevano una volta, ricchissimo nell’intreccio e nelle descrizioni dei personaggi. L’autrice ha un linguaggio ricercato e forbito che non stona affatto con l’universo letterario costruito in questo libro. L’ambientazione è presentata in modo coerente e dettagliato. Siamo a inizio ‘900. Una delle due protagoniste principali del romanzo, Esterina, lascia il Friuli-Venezia Giulia e la casa natale per arrivare a Napoli a lavorare presso la famiglia nobile dei Ribas. La città partenopea è tutto un altro mondo rispetto al paese da cui proviene. È una città ricca di fermento e di mistero, un universo in cui Esterina non avrebbe mai immaginato di imbattersi. In quella famiglia l’aspetterà il malo fiore di Malvina, l’altra grande protagonista del romanzo, una bambina di sette anni condannata, a causa della sua strana costituzione, a non vedere mai la luce del sole.
È questo il primo contrasto su cui Piera Ventre costruisce l’intreccio narrativo di ‘Stella randagia’: Napoli, la città là fuori, bella, avvincente, solare, e l’interno sempre scuro di Palazzo Spinelli, casa Ribas, con quella piccola stanza dentro cui Malvina è costretta a passare le sue giornate senza fine. Porzia e il marito Giacomo hanno assoldato Esterina per occuparsi di quella bambina così sfortunata. Porzia è ormai sfibrata dal doversi prendere cura di quel corpicino pieno di pustole e di ciocche di capelli che cadono a terra come foglie d’autunno. Malvina però ha una luce in fondo agli occhi da cui Esterina sarà catturata, fino ad innamorarsene. Malvina è una creatura estremamente intelligente, riesce a capire le cose molto prima degli altri, comprese quelle che la riguardano direttamente. E ha indubbiamente un carattere singolare, come quell’amica invisibile che vede solo lei e che le annuncia gioie e disgrazie.
‘Stella randagia’ è un romanzo pieno di singolarità, fantasmi, apparizioni, mosche. E la singolarità più grande è rappresentata da una creatura bellissima, vissuta circa centosessant’anni prima, la cui esistenza si tramuterà in tragedia. Piera Ventre racconta la sua storia nell’ultima parte del libro, un antefatto che viene svelato solo a posteriori. La storia di questa creatura bellissima, Bianca, sembra correre in parallelo da un lato con quella di Esterina, anche lei arrivata a Napoli lungo strade che potevano condurla solo lì, e con quella di Malvina, perché Bianca nel fisico è l’esatto contrario della figlia di Porzia e Giacomo Ribas, è graziosa e bellissima. C’è un nesso strettissimo che lega Malvina e Bianca, e anche Bianca e quell’amica invisibile di Malvina. Ed Esterina imparerà piano piano a credere a quella bambina tenuta rinchiusa tra le quattro mura di una stanza come una vergogna.
La casa dei Ribas è piena di sussurri inquietanti, presenze misteriose, apparizioni. Un’atmosfera così densa in cui anche Esterina arriverà a sperimentare delle visioni legate al suo passato recente e tragico. A fare da architrave a tutte le vicende del romanzo c’è il passaggio della cometa di Halley. La storia di ‘Stella Randagia’ abbraccia, infatti, sia il passaggio del 1910 della cometa, sia quello del 1758. Nel passaggio del 1910, la cometa di Halley scatenò un’ondata di panico, basata sulla notizia che la sua coda, composta da gas velenosi, avrebbe potuto avvelenare l’atmosfera terrestre. Questo portò a reazioni di isteria collettiva e suicidi, rafforzando l’idea della imminente fine del mondo. Piera Ventre è abilissima, nella lingua e nello stile adottato, a ricostruire le dinamiche di un’epoca e di una città in cui le porte tra sogno e realtà, credenze ed esistenza reale, non sono mai ben chiuse.
La scrittura di Piera Ventre è realistica e poetica allo stesso tempo, capace di trasformare la quotidianità in epica domestica. È una voce che si distingue nella narrativa italiana contemporanea per la sua forza evocativa, la coralità e la capacità di rendere i luoghi e le famiglie protagonisti assoluti delle vicende descritte. Lo stile di questa scrittrice attinge a una classicità della lingua da un lato e va a pescare gerghi ed espressioni dialettali dall’altro, realizzando una tridimensionalità espressiva che rende assai avvincente la lettura dei suoi libri. ‘Stella randagia’ è la perfetta descrizione di una parabola che travalica due secoli fondamentali per la storia italiana ed europea. È il ritratto di una città e della sua stirpe nobiliare. È la storia delle idiosincrasie di quel mondo antico che sembra essere finito per sempre, oppure, purtroppo, considerata la realtà della condizione delle donne di oggi, che non accenna davvero a finire mai.
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