Arte
Malpensa ospita la nuova mostra di Pako Bono: arte e identità nei luoghi del transito
All’Aeroporto di Milano Malpensa inaugurata la mostra di Pako Bono: un progetto artistico che riflette sull’identità e il movimento ispirandosi al futurismo di Boccioni
L’Aeroporto di Milano Malpensa si conferma non solo hub internazionale per il traffico aereo, ma anche spazio di cultura e sperimentazione. È stata inaugurata oggi, nell’area imbarchi Extra Schengen, la nuova mostra dell’artista contemporaneo Pako Bono, curata da Alberto Mattia Martini, con la partecipazione della vicepresidente di SEA Aeroporti di Milano, Daniela Mainini.
L’esposizione si ispira al celebre ciclo pittorico futurista “Gli stati d’animo” (1911-1912) di Umberto Boccioni, capolavoro custodito tra il Museo del Novecento di Milano e il MoMA di New York. Se Boccioni esplorava le emozioni nei pressi di una stazione ferroviaria, Pako Bono trasferisce quella stessa indagine emotiva nel cuore pulsante di un aeroporto: Malpensa, crocevia globale e simbolo di modernità in movimento.
Nato nel 1989 in Calabria, da madre argentina e padre italiano, Pako Bono cresce a Roma, in seguito a Milano, prima di approdare definitivamente a Novara, dove sviluppa definitivamente la sua passione per l’arte. Il suo percorso artistico fa della ricerca di materiali non convenzionali e della sperimentazione la sua prerogativa principale. Nelle sue opere si può riconoscere il richiamo della “strada” inserito in un contesto totalmente differente. I colori diventano stati d’animo, gli elementi iconografici un elemento aggiuntivo per conoscere ancor di più lo specifico caso. L’obiettivo è quello di spingere l’osservatore a porsi delle domande, e perché no, cercare delle risposte immedesimandosi davanti all’opera.
Attraverso un originale linguaggio pittorico a gocce, le tele dell’artista raccontano volti e storie di viaggiatori – alcuni anonimi, altri iconici – restituendo la complessità dell’identità umana nei luoghi del passaggio. Ogni ritratto appare frammentato ma riconoscibile, come un ricordo che sfuma senza mai svanire del tutto.
La mostra propone una riflessione profonda su cosa significhi transitare in un “non luogo” come un aeroporto: uno spazio dove le persone si sfiorano senza incontrarsi, ma in cui ognuno porta con sé un universo personale. L’obiettivo del progetto è restituire umanità agli spazi dell’attesa, trasformando l’aeroporto in un teatro silenzioso di emozioni e storie.
Tra le opere esposte spicca anche un tributo a Yves Klein e al suo iconico “salto nel vuoto”, che diventa simbolo del coraggio di superare i propri confini, reali o interiori.
Con questa nuova iniziativa culturale, Milano Malpensa rafforza il suo ruolo di porta sul mondo, ma anche di luogo d’arte aperto, inclusivo e in dialogo con il presente. Un invito a viaggiare non solo con il corpo, ma anche con lo sguardo e con la mente.
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