Criminalità

Germania: visori 3D per processare gli ultimi criminali nazisti

30 Ottobre 2016

Grazie a una ricostruzione 3D di Auschwitz, inquirenti e giudici capiscono cosa ciascun soldato potesse vedere dalla propria postazione.

Dal processo di Norimberga in poi, c’è sempre stata una costante nella difesa degli imputati accusati di aver compiuto crimini e atrocità in nome della svastica: “Io non sapevo”, “Io non potevo sapere”.

Ora, grazie alla realtà virtuale, che permette di indossare un visore e muoversi in una ricostruzione di quello che fu il campo polacco di Auschwitz, è possibile capire la visuale che ciascuna guardia o soldato avevano all’interno del lager.

Come riportato da The Guardian, il Procuratore Jens Rommel, Capo dell’Ufficio Federale tedesco per l’Investigazione dei crimini di guerra nazisti, ha spiegato:
“Spesso i sospettati hanno dichiarato di aver lavorato ad Auschwitz, ma di non sapere cosa stesse davvero accadendo.”
“Legalmente, si tratta di definire l’intenzionalità: un sospetto sapeva che le persone venivano portate nelle camere a gas o fucilate? Questo modello aiuta a rispondere alla domanda ed è uno strumento molto moderno e molto utile alle investigazioni”.

La ricostruzione 3D è stata realizzata sulla base di numerosi documenti storici, fotografie aeree e planimetrie dei campi. Gli inquirenti che usano il visore possono percorrere l’intera area del campo o, ad esempio, salire sulle torrette delle sentinelle.
A dirigere il team che ha elaborato lo strumento c’è Ralf Breker, esperto del Landeskriminalamt (Polizia Criminale) della Baviera.
L’Ufficio bavarese prevede di lavorare con la stessa tecnologia anche ad altri procedimenti giudiziari.

Una delle prime versioni del modello 3D è stata utilizzata per condannare, lo scorso giugno, l’ex SS Reinhold Hanning, giudicato colpevole di complicità in 170 mila uccisioni nel campo di sterminio di Auschwitz.

Lo strumento potrà essere utile ad aprire quelli che lo stesso Procuratore Jens Rommel ha dichiarato essere ancora una dozzina di potenziali casi.
Si tratterebbe degli ultimi criminali di guerra nazisti rimasti ancora vivi.



La dimostrazione della simulazione 3D: AFP TV
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immagine iniziale: Wikimedia Commons – Vincent de Groot

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