Terrorismo
Cosa sappiamo finora dell’attentato di New Orleans, in breve
Il 1° gennaio 2025, durante i festeggiamenti di Capodanno, a New Orleans, un attentato ha provocato almeno 15 morti e 35 feriti. L’aggressore, identificato come Shamsud-Din Bahar Jabbar, un ex militare statunitense di 42 anni originario del Texas, ha lanciato un pick-up bianco a tutta velocità contro la folla in Bourbon Street, nel cuore del quartiere francese. Dopo aver investito numerose persone, Jabbar ha aperto il fuoco, ferendo due agenti di polizia, prima di essere abbattuto dalle forze dell’ordine. Nel veicolo è stata rinvenuta una bandiera dell’ISIS, suggerendo un possibile legame con il terrorismo di matrice islamica.
Shamsud-Din Bahar Jabbar, l’attentatore dell’attacco a New Orleans, era un ex sergente dell’esercito statunitense con oltre un decennio di esperienza militare. Ha servito come specialista in risorse umane e tecnologia dell’informazione dal marzo 2007 al gennaio 2015, per poi passare alla Riserva dell’Esercito fino al luglio 2020. Durante la sua carriera, è stato schierato in Afghanistan dal febbraio 2009 al gennaio 2010. Dopo il servizio militare, Jabbar ha conseguito una laurea in amministrazione aziendale con specializzazione in sistemi informativi presso la Georgia State University tra il 2015 e il 2017. Successivamente, ha lavorato come specialista IT presso Deloitte, dove i colleghi lo descrivevano come una persona intelligente e dedita al lavoro. Negli ultimi anni, Jabbar ha mostrato un crescente interesse per la fede musulmana, con alcuni amici che hanno notato un aumento dei suoi post religiosi sui social media. Tuttavia, non vi erano indicazioni evidenti di estremismo o violenza. Alcuni familiari hanno riferito di comportamenti erratici e preoccupanti, che hanno portato a limitare le visite delle sue figlie.
Intanto, vari esperti di sicurezza hanno rilevato e criticato l’assenza di dissuasori mobili, come barriere automatiche o altri sistemi fisici per impedire l’accesso ai veicoli non autorizzati. Le strade del quartiere francese era presidiate da centinaia di agenti, ma il pick-up guidato dall’attentatore ha potuto attraversare incontrastato Bourbon Street, una delle aree pedonali più frequentate durante i festeggiamenti di Capodanno. La mancanza di dissuasori mobili è vista come una grave lacuna, specialmente in un’area considerata un obiettivo sensibile.
Le autorità, tra cui l’FBI, stanno indagando per determinare se Jabbar abbia agito da solo o come parte di una rete più ampia. Il presidente Joe Biden ha invitato a non trarre conclusioni affrettate, sottolineando che l’attentatore aveva pubblicato video sui social media che indicavano ispirazione dall’ISIS, in particolare con l’intento di uccidere. Nel corso di una conferenza stampa, un funzionario dell’FBI, Christopher Raia, ha fornito aggiornamenti sulle indagini spiegando che «l’attacco di New Orleans è stato un atto di terrorismo premeditato e malvagio» e che “l’attentatore ha postato cinque video online mentre guidava da Houston verso il luogo della strage e aveva detto di essersi unito all’Isis». Jabbar aveva piazzato due ordigni improvvisati, uno su Bourboun street e l’altro a due isolati di distanza.
Inoltre, si sta valutando un possibile collegamento con un altro incidente avvenuto a Las Vegas, dove un Tesla Cybertruck è esploso davanti al Trump Hotel. Entrambi i veicoli coinvolti negli attacchi erano stati noleggiati tramite la stessa applicazione, sollevando interrogativi sulla possibilità di una connessione tra i due eventi. Le indagini sono in corso per chiarire le motivazioni dell’attacco e l’eventuale esistenza di complici o reti terroristiche collegate.
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