Università

Tasse universitarie fuorilegge, gli atenei obbligati a restituire il maltolto

17 Maggio 2016

In Italia l’Università pubblica non è gratuita. E no, nemmeno particolarmente economica. Per una famiglia di reddito medio le tasse universitarie annuali possono ammontare anche a migliaia di euro. I contributi annuali sono cresciuti in media da 980 euro nel 2012 a 1052 nel 2014. (come riportato dal manifesto).

Per questo, una sentenza del Consiglio di Stato di venerdì 6 maggio è da considerarsi particolarmente importante al livello politico: l’Ateneo di Pavia dovrà risarcire agli studenti 8 milioni di tasse universitarie fuorilegge. La sentenza si riferisce al biennio 2011 -12, e si va ad aggiungere a una risalente a marzo relativa al 2010.

Il primo ricorso in merito era stato presentato proprio nel 2010 al TAR della Lombardia dagli studenti dell’Udu di Pavia (Coordinamento per il diritto allo studio).

Motivo dell’irregolarità? Lo sforamento del tetto del 20% del rapporto tra i contributi versati dagli studenti e il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che gli atenei ricevono per legge.

Per evitare ulteriori ricorsi il governo Monti – nell’ambito della manovra nota come spending review – aveva alzato il tetto del rapporto, permettendo di “scorporare” dal conteggio le tasse pagate dai fuoricorso. Ma con l’ultimo grado di giustizia amministrativa, l’irregolarità è stata confermata: lo scorporo dei contributi dei fuoricorso deve essere regolato da specifici decreti ministeriali, che devono essere recepiti dai regolamenti di ciascun ateneo. Tali decreti non sono mai stati emanati. 

La sentenza pone essenzialmente, un problema politico: si è parlato  di “dissanguamento delle risorse degli atenei”, anche se l’Italia è uno dei paesi europei dove le tasse universitarie sono più alte e il minor numero di studenti riceve borse di studio.

Gli atenei in questione, sono, giova ricordarlo, pubblici e statali. Pur tenendo conto della scarsità di risorse finanziarie, è legittimo domandarsi se debbano essere gli studenti a continuare a farsi carico di buona parte del finanziamento delle attività universitarie.

Pavia è stata il traino nazionale per una lotta che potrebbe portare a cambiamenti di rilievo: decine di Atenei potrebbero essere coinvolti nella restituzione di tasse agli studenti.

Nel frattempo, la speranza è che il governo Renzi colga l’occasione per ripensare il sistema di tassazione universitaria nel suo complesso. L’Italia, secondo la relazione Eurydice relativa al 2014/15 è il terzo paese in Europa per ammontare di contributi per l’istruzione universitaria e il dibattito nazionale sul tema è particolarmente carente. 

Taxes-Italy

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