Terrorismo
Attacco terroristico in un hotel del Mali, 27 morti
Il terrorismo torna a colpire: a Bamako, capitale del Mali, gli assalitori jihadisti hanno assaltato l’Hotel Radisson Blu, prendendo in ostaggio 170 persone, di cui 30 membri dello staff. Un dipendente dell’albergo al telefono ha detto che gli assalitori hanno sparato granate. È la seconda azione terroristica islamista nella capitale del Mali.
Identificata la prima vittima. Secondo l’agenzia Afp è un cittadino belga uno degli ostaggi morti per mano dei terroristi. Almeno diciotto i corpi ritrovati senza vita all’interno dell’albergo. Tutti gli ostaggi sono stati liberati. Due dei terroristi sono rimasti uccisi.
L’agenzia Reuters scrive che l’attacco è stato rivendicato su Twitter dal gruppo jihadista Al Mourabitoun, che opera soprattutto nel nord del Mali, ma l’informazione non è stata ancora verificata.
Questa mattina Reuters riportava che i terroristi liberavano solo gli ostaggi in grado di recitare versi del Corano. Media locali parlavano già di una decina di morti. Secondo la Cnn i morti erano invece tre. Tra le vittime ci sono anche degli stranieri. Diversi feriti sono stati soccorsi e portati via in ambulanza. I militari hanno assaltato l’albergo. Fuori dall’hotel sono presenti anche soldati francesi. Da Parigi sono invece partiti cinquanta agenti delle forze speciali, diretti a Bamako. Il blitz delle forze speciali è ormai terminato.
Le autorità maliane confermano, infatti, che gli ostaggi sono stati tutti liberati. Tra le persone liberate ci sono anche l’equipaggio di Air France e quello della Turkish Airlines. Come riportato da Internazionale, tra gli ostaggi vi erano trenta dipendenti dell’albergo, venti indiani, dieci cinesi, sei lavoratori della Turkish Airlines, alcuni membri dell’equipaggio di Air France, un numero non specificato di cittadini francesi, l’uomo d’affari nigeriano Aliko Dangote e il cantante guineano Sekouba Bambino.
Secondo una fonte della sicurezza l’attacco “è successo nelle prime ore del mattino al settimo piano: jihadisti hanno sparato nel corridoio. Lo scopo era di prendere degli ostaggi”. I terroristi (una decina) sarebbero entrati nel complesso dell’Hotel Radisson Blu, che conta 190 camere ed è frequentato da stranieri, a bordo di un’automobile con targa “corpo diplomatico”. Durante l’incursione avrebbero urlato: “Allah Akbar”. L’albergo si trova poco a ovest del centro di Bamako, in un quartiere che ospita sedi diplomatiche e ministri.
L’ambasciata statunitense nella capitale del Mali ha diramato un avvertimento, chiedendo ai cittadini americani, compreso lo staff della rappresentanza diplomatica, di mettersi al sicuro.
Il presidente del Mali, Idriss Déby Itno, ha evocato la matrice islamista dell’attacco terroristico: “condanno nella maniera più ferma possibile questo atto barbaro che non ha niente a che vedere con la religione”, lo riferisce il sito Jeune Afrique. I servizi di sicurezza del Mali sospettano che dietro l’attacco ci sia il network jihadista Ansar Din.
Il 7 marzo scorso a Bamako c’era stato un attentato in un ristorante, che aveva provocato cinque morti, tra i quali un belga e un francese. Si trattava della prima azione terroristica di questo tipo nella capitale del Mali. Dopo un colpo di Stato nel 2012, estremisti islamici hanno preso il controllo del nord del paese, provocando un intervento militare francese a inizio 2013.
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