Economia
Thaler, il Nobel della spinta gentile
Che felicità: il Nobel a Richard Thaler!!!
Non è il primo per l’economia comportamentale, dopo Kahneman, Shiller, Roth.
Però è quello che mi piace di più, perché arriva dall’autore di Nudge, argomento con cui trapano gli zebedei ai miei studenti e su cui faccio spicci, l’ultimo proprio stamattina a Rimini, quando per l’ennesima volta ho mostrato la copertina ormai vecchia del libro in cui la mamma elefante spinge gentilmente il suo cucciolo con la proboscide, a dimostrazione plastica, appunto, di cosa sia un nudge.
In italiano prevarrebbe l’espressione spintarella, ma per ovvie ragioni antropologico-culturali è prevalsa la lezione “spinta gentile”.
Il paternalismo liberatorio è un approccio fondato su azioni che, modificando il contesto in cui prendiamo le nostre decisioni, aiutano a migliorarle.
Cartelloni o immagini che rendano più evidenti i cestini della monnezza; una modifica dell’opzione di default che, per esempio, settando lo zucchero delle macchinette a livello 0, ci induca a ridurne il consumo.
Oppure, in modo più potente, come nel programma Save More Tomorrow, della precedente amministrazione Obama, che incentivava i lavoratori americani, notoriamente spendaccioni, a risparmiare di più proprio servendosi del nudge.
È un Nobel gentile. È un Nobel serio.
Che riconosce il contributo degli esperimenti a fare dell’economia una scienza sociale solida e robusta scientificamente.
Viva la scienza!
Stasera quando arrivate a casa, date una spinta gentile ai vostri bambini e ditegli che è una gentilezza di Thaler.
Post Scriptum
Sono su un regionale per Bologna e, d’improvviso, leggo della notizia del Nobel a Richard Thaler. Le condizioni di viaggio non sono delle più semplici e ho scrivo un post sgangherato sullo smartphone, ma non potevo esimermi. Mai scelta fu più benedetta, come testimonia la sorella a me accanto sul treno
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