Benessere

Benvenuti a Lubiana, capitale verde d’Europa!

31 Marzo 2016

Maja Slivnjak è responsabile ufficio stampa dell’Ente per il Turismo Sloveno in Italia. Il post è sponsorizzato da:

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Lubiana è la capitale della Slovenia, lo sanno tutti. Quest’anno però è anche la capitale verde d’Europa. European Green Capital 2016, per usare la terminologia ufficiale. Non si tratta di un titolo di poco conto: in questi anni se lo sono aggiudicati città come Stoccolma, Amburgo e Copenaghen, ecometropoli di grande peso globale. E devo dire che la Commissione Europea ha fatto bene a premiare Lubiana. Voi direte: sei lubianese, quando torni a casa corri al parco Tivoli per una passeggiata tra i prati o per leggere Tolstoj sotto un tiglio… è ovvio che lodi Ludiana! Ma il mio non è orgoglio campanilistico: se si fosse trattato della European Tech Capital 2016 sarei stata la prima a tifare Londra, Stoccolma o Helsinki!

Letture al parco Tivoli (foto: Dunja Wedam)
Letture al parco Tivoli (foto: Dunja Wedam)

Il punto è che Lubiana è davvero una città verde, come può constatare chiunque ci passi anche solo un weekend. Sia chiaro, non è solo la nostra capitale a puntare su un rapporto più armonioso tra umani, città e biosfera. Secondo i dati di The Economist, la Slovenia è in assoluto il paese con più aree naturali protette: quasi il 55% del territorio, un dato superiore a quello di una nazione ricchissima di foreste come il Venezuela. Anche l’Environmental Performance Index di Yale premia la Slovenia: il mio paese è quinto al mondo per protezione della salute umana e degli ecosistemi, dopo quattro nazioni nordiche come Finlandia, Islanda, Svezia e Danimarca.

Valle Logar (foto: Ana Pogačer)
Valle Logar (foto: Ana Pogačer)

I dati, insomma, sono buoni. Ma se Lubiana è stata nominata capitale verde d’Europa battendo città importanti come la norvegese Oslo e la tedesca Essen, lo si deve alla (e cito) “significativa trasformazione compiuta nel campo della sostenibilità negli ultimi 10-15 anni”. In effetti i risultati raggiunti sono tanti: dalla pedonalizzazione di tutto il centro storico al rafforzamento del trasporto pubblico; dalla promozione dell’uso di bici e veicoli elettrici (i simpatici kavalir, che scorrazzano per le strade della città), alla tutela e all’accrescimento degli spazi verdi; da un avveniristico sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti, a un’azione di sensibilizzazione civica e culturale sull’importanza della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.

Orti di Krakovo, Lubiana (foto: E. Kase)
Orti di Krakovo, Lubiana (foto: E. Kase)

Io li racconto alla buona, chi vuole approfondire può cliccare qui, qui e qui. In ogni caso non c’è bisogno delle statistiche per capire quanto Lubiana ami l’ambiente. Come scriveva un blog qualche tempo fa, la città è verde sin dal suo vessillo comunale, dove è rappresentato il drago (verde) simbolo di Lubiana, e le colline (verdi) su cui sorge il famoso castello di Lubiana.

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Gli spazi verdi in città abbondano, a cominciare dal noto Sentiero delle Rimembranze e della Solidarietà. Si tratta di un anello verde che ricorda il doloroso passato della Seconda Guerra Mondiale, e che corre per 35 chilometri intorno alla città. Ogni 9 maggio, quando il clima è mite e stare chiusi in ufficio può sembrare un delitto, viene percorso da decine di migliaia di persone (i lubianesi sono grandi amanti degli sport all’aria aperta, come tutti gli sloveni in generale).

Il Tivoli, poi, è uno dei più bei parchi d’Europa, almeno secondo me. Si estende per circa 5 chilometri quadri sino al centro cittadino, e come ogni autentico parco mitteleuropeo trabocca non solo di alberi e fiori (incluse le rose Prešeren), ma statue e fontane. A progettarlo fu, agli inizi del 1800, un brillante ingegnere francese, ma a dargli la sistemazione definitiva provvide, negli anni Venti, l’Antoni Gaudí della Slovenia, l’architetto Jože Plečnik.

Tivoli al tramonto (foto: B.Jakse, S.Jercic)
Tivoli al tramonto (foto: B.Jakse, S.Jercic)

La domenica pomeriggio, quando non si ha niente da fare e si è un po’ pigri, non c’è nulla di più idilliaco che sdraiarsi sotto un albero del Tivoli con un bel romanzo, o uno smartphone pieno di buona musica.

Arboretum (foto: Primož Hieng)
Arboretum (foto: Primož Hieng)

Circa tre quarti del territorio di Lubiana è verde, tant’è vero che la biodiversità cittadina è significativa: dagli uccellini alle lepri, dagli scoiattoli a volpi e ricci. Il Giardino botanico della città non solo è uno dei più antichi del Vecchio continente, ma vanta oltre 4mila specie di piante. A circa 20 chilometri dalla città, poi, c’è l’Arboretum Volčji Potok, 80 ettari dove crescono 3.500 piante da tutto il mondo. Ancora, negli ultimi anni sono stati piantati più di 2mila alberi, e inaugurati 5 nuovi parchi.

Si racconta che il drago immortalato nel vessillo cittadino sia quello che migliaia di anni fa regnava sulle paludi della zona, e che il mitico Giasone affrontò di ritorno dalla sua spedizione alla ricerca del vello d’oro. Il drago fece una brutta fine, ma la palude Barje di Lubiana esiste ancora oggi. Area incontaminata ricca di torbiere e intrisa dell’acqua del fiume Ljubljanica, la palude è un fantastico santuario naturale, e ospita circa 90 specie di farfalle e 100 specie di uccelli. Oltre a essere una sosta per i volatili che migrano dall’Europa del nord all’Africa, la palude è un rifugio per uccelli rari come l’albanella reale, la beccaccia, l’assiolo, lo stiaccino, il re di quaglie, il grande chiurlo e così via…

Gufo degli urali (foto: Janez Tolar)
Gufo degli urali (foto: Janez Tolar)

Non sono pochi i lubianesi appassionati di birdwatching, e d’altra parte è raro imbattersi in cittadini che non tengano all’ambiente. Fare la spesa al mercato ortofrutticolo della città, comprando prodotti a chilometro zero (o quasi) è un rito per lubianesi di ogni età e reddito (così come festeggiare l’acquisto di carote e patate regalandosi un caffè in uno dei numerosi localini lungo il Ljubljanica). Ancora, sono sempre di più i cittadini che hanno come hobby la coltivazione di un orto urbano.

Mercatino a Lubiana (foto: J.Skok)
Mercatino a Lubiana (foto: J.Skok)

Lubiana punta a diventare una “società a zero rifiuti”, e infatti il 63% dei rifiuti cittadini sono raccolti secondo i dettami della raccolta differenziata, che anche in Italia sta facendo sempre più proseliti. E a oltre il 35% dei lubianesi capita di comprare roba di seconda mano, e in via Povšetova 4 c’è persino un famoso centro del riuso. Della serie: riusare (e riparare) è meglio di riciclare. E con i soldi risparmiati ci si può concedere una birra artigianale in un pub del centro (o, per i più avventurosi, un drink a Metelkova mesto…)

 

In copertina in alto, particolare di Lubiana (foto di Dunja Wedam, Slovenia.info). Maja Slivnjak, autrice dell’articolo, è responsabile ufficio stampa dell’Ente per il Turismo Sloveno in Italia.

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