i 10 album indie italiani più attesi del 2017

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7 Gennaio 2017

Il 2017 sarà un anno a dir poco prolifico per l’indie italiano. C’è molta attesa per il ritorno di molti artisti che si erano assentati dalla scena per un po’ di tempo, ma c’è anche molta curiosità per chi – tra i meno conosciuti – esordisce o si rinnova. Sono svariati gli album indie italiani la cui uscita è già stata annunciata. Ho selezionato i dieci che, a mio parere, sono i più attesi di quest’anno.

Fast Animals and Slow Kids – Non è la felicità

“Salve a tutti, noi siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia”. Così, dopo 10 mesi di assordante silenzio, tornano finalmente i quattro ragazzi umbri presentandoci la loro Annabelle (video di Artù). Un pezzo potente, un ritorno in grande stile: come solo i FASK sono in grado di fare. 

Dopo tre dischi e un EP, venerdì 3 febbraio 2017 uscirà il nuovo disco dal titolo “Forse non è la felicità’ (Woodworm Label, con distribuzione Audioglobe).
“Un disco energico e dalle importanti contaminazioni, nato in assoluta libertà espressiva, che sviluppa, con sorprendente continuità rispetto ai dischi precedenti, un risposta ai disordini che la vita impone.” così viene descritto dalla band perugina.
Hanno voluto render nota anche la tracklist di ‘Non è la felicità’: Asteroide, Giorni di gloria, Tenera età, Annabelle, Fiumi di corpi, Montana, Capire un errore, 11 Giugno, Ignoranza, Giovane, Forse non è la felicità.

I Fast Animals and Slow Kids, nati a Perugia alla fine del 2008, sono una band ormai completamente matura. Hanno aperto quasi da subito i concerti di gruppi come gli Zen Circus, Il Teatro degli Orrori, Futureheads e Ministri, per poi trovarsi ora al pari di queste grandi band.

Brunori Sas – A casa tutto bene

Darione quanto ci sei mancato. Il 20 Gennaio Brunori Sas torna sul mercato con il nuovo album “A casa tutto bene”, a tre (TRE) anni di distanza da ”Volume 3: il cammino di Santiago in taxi”. La grafica del disco è stata curata da Tycho Creative Studio, il che sorprende dato che tutti i suoi lavori finora realizzati avevano una cover fotografica, e appunto non grafica.
L’album sarà composto da ben 12 brani: La verità, L’uomo nero, Canone contro la paura, Lamezia Milano, Colpo di pistola, La vita liquida, Diego e io, Sabato bestiale, Don Abbondio, Il costume da torero, Secondo me, La vita pensata.

‘La verità’ – uscito lo scorso 16 dicembre – è il suo nuovo singolo, estratto dal nuovo album ‘A casa tutto bene’. Il video è stato scritto da Brunori stesso, diretto da Giacomo Triglia e realizzato con l’amichevole partecipazione della Fondazione Lilli.

Vale davvero la pena parlarne perché la canzone mostra un Dario Brunori sempre più consapevole, un Brunori che finalmente rafforza la propria identità. E’ forse uno dei cantautori più completi che abbiamo in Italia. Dario Brunori ha sempre avuto la capacità di unire uno stile personale con elementi vintage della canzone italiana dal quale ha attinto parecchio. Ascoltandolo attentamente possiamo trovare ad esempio De Gregori, qualcosa di Baglioni e Cocciante, sfumature che ricordano Guccini e De André, o tonalità ‘sgrammaticate’ alla Jannacci o in stile Rino Gaetano, di cui Brunori condivide le origini calabresi; il tutto sempre all’interno un atteggiamento intellettualoide della canzone d’autore classica.

Brunori Sas, dalla sua pagina, ha reso note le prime date del nuovo tour che inizierà a fine febbraio e partirà da Udine.
‘A casa tutto bene tour’ prevede al momento una durata di circa due mesi, ma le date sono destinate ad aumentare e verranno aggiornate nei prossimi mesi.

Baustelle – L’amore e la violenza

BLALV. E’ dal 6 luglio che ogni singolo post della pagina dei Baustelle veniva accompagnato da questo curioso acrostico, ed eccolo finalmente risolto: Baustelle – L’amore e la violenza.

Ad ottobre era uscita ‘Lili Marleen’.

Hanno tenuto a precisare che non sarebbe stato un estratto del nuovo disco, non è una canzone d’amore e nemmeno di guerra, piuttosto le due cose insieme. Non costa niente (è in free download sulla loro pagina) e non contiene sintetizzatori digitali. 
I Baustelle dicono che “non è un punto fermo. Non è un’isola: semmai la barca per arrivarci. Prendetela per mano, cercate di proteggerla dal freddo. Oppure semplicemente lasciatela andare”. 

Dal 30 dicembre è online il primo singolo ufficiale, “Amanda Lear”, che anticipa il loro nuovo disco. Un ritorno in grande stile, che ricorda non poco – soprattutto nell’ultimo minuto del brano – le sonorità del loro più grande successo ‘Charlie fa surf’.

‘L’ amore e la violenza’, che uscirà il 13 gennaio, è il settimo album e segna il ritorno della band nella scena musicale. Il disco contiene 12 tracce ed è prodotto da Francesco Bianconi e mixato da Pino “Pinaxa” Pischetola (con Franco Battiato per Joe Patti’s experimental group): Love, Il Vangelo di Giovanni, Amanda Lear, Betty, Eurofestival, Basso e batteria, La musica sinfonica, Lepidoptera, La vita, Continental stomp, L’era dell’acquario, Ragazzina.

A partire dal 13, appunto, la band girerà per i principali store delle città italiane e il 26 febbraio partirà il tour nei teatri e nei vari auditorium. 

Mannarino – Apriti cielo

Atteso per il prossimo 13 gennaio e anticipato dall’annuncio del tour 2017, ‘Apriti cielo’ è il nuovo album di Alessandro Mannarino. 
Il primo estratto – intitolato ‘Apriti cielo’ – è il singolo che ha dato il nome all’intero album e ha superato i 200mila ascolti streaming in soli dieci giorni, e sta scalando la classifica dei singoli più venduti.

Già sono state annunciate le date degli instore in giro per tutta Italia. Sono state rese note anche le date del tour che lo impegnerà dal 25 marzo a Roma. Questo primo concerto ha registrato in brevissimo tempo il sold out, costringendo l’artista ad aggiungere una seconda data a Roma il giorno seguente – sempre al Palalottomatica.

Così descrive Mannarino il suo desiderio di realizzare quest’ultimo lavoro: ”Ho pensato a una frase che diceva Vinicius De Moraes: il samba è una tristezza che balla. Io volevo proprio questo”. Non ci sono belletti, non ci sono trucchi, è un disco intenso, sprezzante e controcorrente nella sua genuina verità. 

Con dentro un pezzo intitolato Gandhi, che dura sette minuti e spezza il disco in due, registrato come improvvisato su un riff blues e sarcastici cori sulla figura del Mahatma, per esprimere l’ ambiguità dei nostri tempi. Mannarino racconta così questo brano: “Per incidere il pezzo l’ho immaginato come un coro di amici, gente che non va a tempo, e mi hanno seguito su un blues che alla fine è come un mantra”.

E’ risaputo che a Mannarino piace viaggiare, quindi appena ha potuto ha messo lo zaino in spalla ed è partito. E’ partito ed è andato soprattutto in Sudamerica: ha viaggiato in Perù, Brasile, Colombia, suonando dovunque e con tutti. Da questo album dovremo infatti aspettarci la grande influenza musicale di questi paesi.

Questo disco è dedicato ad una donna in particolare, ma di questa donna Mannarino non sa neanche il nome: ”Nell’estate del 2015 dopo un concerto, una ragazza riuscì a superare la sicurezza, arrivò in camerino e mi disse: volevo solo abbracciarti. Mi raccontò che aveva un sacco di problemi, si vedeva che era in difficoltà, cose pesanti, disse “mi basta un abbraccio, ti devo ringraziare perché la sera mi metto la tua musica nelle cuffie e vado da un’altra parte”. Io ho continuato a pensarci. C’è voluto un anno e mezzo per fare questo disco, ma ogni tanto mi veniva in mente questa ragazza, pensavo che sicuramente il nuovo disco sarebbe arrivato alle sue orecchie, e mi domandavo: cosa posso fare per farla star bene? Insomma alla fine può essere che io questo disco non l’ho fatto tanto per la gente in generale, forse l’ho fatto per lei, e neanche la conosco.”

Le luci della centrale elettrica – Terra

Il seguito di Costellazioni (album del 2014) è in arrivo nel 2017 e verrà intitolato “Terra”. 
Non si ha ancora una data di uscita dell’album, ma sono già state rese note le date del tour. Il disco uscirà tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.

Come già detto si chiamerà ‘Terra’, ed il frontman spiega così la scelta di questo nome: “E’ un’invocazione di naviganti quando la vedono all’orizzonte e il nome di un pianeta. Con questo disco mi sono accorto che le canzoni sono un mezzo di trasporto velocissimo, possono portarci ovunque in pochi secondi.”

Vasco Brondi può piacere o non piacere, ma se “arriva da solo, col chitarrino, e chiede 3000 euro… Vuol dire che è bravo!”.

Lo Stato Sociale

Con la frase sopracitata volevo chiamare in causa proprio loro: Lo Stato Sociale.
I ‘regaz’ bolognesi sono tornati e giustamente lo fanno in grande stile, come tutte le loro feste: con ‘Un bel concerto da mitomani’ – a Milano. Questa sarà l’unica data che faranno dopo l’uscita del loro nuovo cd. Non si sa quando uscirà, non si sa come si intitolerà: per ora segniamoci solo la data del 22 aprile 2017 al Forum di Assago.

‘Amarsi male’ è il primo singolo del nuovo album (“?”) in uscita il (“?”). Insomma, dell’album si sa ben poco, tranne alcune frasi che vengono ogni tanto pubblicate sui loro social, manco ci fosse Francesco Sole a gestirglieli. 

Le certezze riguardo al nuovo video sono due. La prima è che la modella del video, Hym Lee, mi ha fatto perdere la testa. La seconda è che questo singolo ha fatto discutere e non poco, dividendo i fan in due fazioni: chi lo adora e chi lo disprezza. Io personalmente mi trovo ancora scosso, perché non riesco ancora a capire se non mi piace o se mi fa impazzire, fatto sta che sotto la doccia la canto sempre. 

Dopo che una band evolve il proprio genere i puristi iniziano col solito “Non siete più quelli di Mi Fist”, che in questo caso adatteremo in chiave indie “Non siete più quelli di Turisti della democrazia”. A questa critica hanno risposto così: “Abbiamo sempre fatto dischi con canzoni leggere e incazzate, pieni di fiumi di parole e poi semplici, fatte per ridere e per dire cose importanti, politiche e romantiche. Ognuno di voi si è affezionato di più o di meno a una di queste anime, come è normale. Ecco, Amarsi male è un pezzo pop tra i nostri più leggeri e divertiti. E noi lo amiamo per questo, ma non siamo solo quello, come sempre. Non siamo solo quelli di Amore ai tempi dell’Ikea, ne di Ladro di cuori col bruco, de La musica non è una cosa seria, o di Mi sono rotto il cazzo. Siamo l’insieme di queste parti, e anche questo disco sarà l’incontro tra tante parti di noi. Non siamo mai cambiati nel nostro non essere mai gli stessi.”
Verranno allora messi alla prova il 13 gennaio, quando uscirà il secondo estratto del nuovo disco.

In molti hanno ricevuto per natale l’unico regalo che dura fino a Pasqua: i biglietti per l’attesissimo concerto al Forum di Milano de Lo Stato Sociale. Parterre e primo anello sono esauriti in poco più di due settimane. Un’altra delle critiche gli hanno mosso è stata quella di aver stretto accordi per la pubblicazione del video con Vevo, ma se si va ai loro live ancora a prezzi popolari, è anche grazie a questi piccoli compromessi.

Per il 22 aprile è prevista una grande festa, proprio come quella di chiusura del tour precedente al Paladozza di Bologna, quel 21 novembre 2015.
Da quella data, un lungo silenzio sui social. E come non trovare positivo il fatto che, per qualche mese, la loro pubblicazione ossessiva-compulsiva di status venisse placata. Ma gli si vuol bene comunque: “so’ ragazzi”.

Pinguini Tattici Nucleari – Gioventù Brucata

Dopo una soddisfacente campagna di crowdfunding, il 2017 ci regalerà il nuovo album dei Pinguini Tattici Nucleari, Gioventù Brucata. 
Dopo “Il re è nudo” (2014) e “Diamo un Calcio all’Aldilà” (2015), il nuovo disco uscirà a marzo.

La giovane band bergamasca, nata nel 2010, si contraddistingue per la spiccata ironia dei testi e la grande cura dal punto di vista musicale. Il nome del gruppo nasce invece da una particolare birra artigianale scozzese chiamata Tactical Nuclear Penguin, non è certo che  la birreria in cui fu scoperta questa birra fosse a Bergamo – forse era a Brescia – ma questo poco importa.

Non hanno un vero e proprio stile musicale in cui possiamo categorizzarli, basti pensare ad alcuni dei loro più grandi successi – come ‘Me want marò back’, ‘La strategia della tenzone’, ‘Test d’ingresso di medicina’, ‘Bagatelle’ – e vien difficile definire un genere preciso in cui identificarli. Non si può capirlo finché non li si ascolta.

Riccardo Zanotti, il frontman del gruppo, ci rivela che non c’è un vero e proprio filo connettore: però quasi tutte le canzoni parlano di sconfitta. Quanto alle registrazioni stanno sperimentando tecniche poco convenzionali come ‘urlare nei pick up della chitarra’ adottando anche un metodo rivoluzionario, da loro inventato, che si chiama ‘impor-tune”.
“Questo metodo consiste nel rompere il ca**o in tutti i modi possibili: insultando la madre, schiaffeggiando e gettando oggetti vari. In diversi punti, tra cui il finale della canzone ‘Il concorso musicale’ questo metodo ha dato i suoi succosi frutti.”

‘Le Gentil’ è l’ ultimo singolo di ‘Diamo un calcio all’Aldilà’, e anticipa l’uscita di ‘Gioventù Brucata’. L’uscita è stata ritardata anche per via del cambio di bassista, dovuta a motivi personali: quindi fuori Cristiano Marchesi, dentro Simone Pagani. Riccardo Zanotti ci racconta anche un aneddoto su ‘Le Gentil’: “Alcune scene del video sono state girate nella prestigiosa biblioteca Mai di Bergamo, in città alta. Ovviamente le riprese vennero accordate al seguito dell’orario di chiusura. Turisti e curiosi vennero invitati ad uscire dalla biblioteca, al che un anziano chiede alla bibliotecaria: “E loro?!”. E lei risponde: “Loro hanno il permesso!”. E lui: “Sì, il permesso di fare schifo!”. E fu subito magia.”

Per ora sono state registrate batteria e prima chitarra, e a metà gennaio verranno registrate le tastiere. 
A sostenere il morale e dare forza alla band ci pensa Elio Biffi, il tastierista, che cucina per tutti: per ora questo è il suo unico contributo. 

Management del dolore post operatorio

Stanno tornando i Management del Dolore Post-Operatorio, la band post-punk di Lanciano capitanata da Luca Romagnoli. Il nuovo album uscirà all’inizio di quest’anno, dopo “I Love You” pubblicato nel 2015. Il video è stato diretto e realizzato da Ivan D’Antonio per StratoStudios e prodotto da La Tempesta Dischi.

‘Naufragando’ è il primo estratto del nuovo disco del gruppo abruzzese che motivano così la scelta di questo titolo: “Si può Naufragare anche in una canzone. Nei sentimenti che riesce a trasmettere. Ognuno di noi ha dei motivi del tutto personali per lasciarsi trasportare da questa marea, fino a un posto privato e inaccessibile agli altri, la propria isola deserta. Per questo spiegare una canzone è una cattiveria, una violenza contro l’intimità dell’ascoltatore. Questo brano è un Taxi delle emozioni, basta che diciate a bassa voce l’indirizzo dei vostri momenti perduti. Siete pronti per la fine del mondo?”

Il 2017 sarà l’anno dei grandi ritorni e i Management lo fanno con il loro inconfondibile stile a due anni di distanza dal loro ultimo lavoro. Non ci resta che aspettare l’uscita dei prossimi brani, intanto ci godiamo ‘Naufragando’, che personalmente l’ho trovato un singolo maturo e profondo come loro solito, ma forse ancora più del solito.

Edda – Graziosa utopia

Dopo sei album con i Ritmo Tribale e quattro da solista (tre originali e un EP live), Stefano Rampoldi – in arte Edda – torna con Graziosa utopia, disco che uscirà il 24 febbraio 2017.

Il video di Benedicimi, è uscito il 20 dicembre. L’estratto anticipa l’uscita del nuovo lavoro, prodotto da Fabio Capslbo.

Come già detto l’album si chiamerà “Graziosa utopia” e uscirà per Woodworm Label. Sarà “un disco maturo, forte e disperato, denso di suggestioni, spiritualità, provocazioni e amore incondizionato”.

Non sappiamo altro per ora, ma l’esperienza di Rampoldi e quel che abbiamo sentito dall’ultimo estratto, non può che far presagire un ottimo album.

Cambogia – Sottrazione della gioia

Quest’estate, come un fulmine a ciel sereno piomba sulla scena indie Cambogia, con ‘Il mare non è niente di speciale’. A vederlo sembra proprio il prototipo dell’ hipster a sentirlo sembra invece Calcutta, ma qua stiamo generalizzando forse un po’ troppo.
Non è però del tutto campata per aria questa analogia. 

Dal punto di vista musicale è lampante – in questa canzone in modo particolare – la somiglianza con Calcutta.
Aggiungiamo poi altre due particolarità che non sono passate inosservate: la sua pagina Facebook si chiama “Cambogia Misteriosa Pagina Di” (quella di Calcutta “Calcutta Pagina Di”), e che la sua etichetta è Napalm Dischi (quella di Calcutta è la “Bomba Dischi”).
Sembra quasi uno sfottò, ma in realtà Cambogia ha semplicemente deciso di portare questa farsa al limite estremo ricalcando tutto il resto.

A gennaio 2017 uscirà l’album “La sottrazione della gioia”, e ‘Adolescenza tropicale’ è il secondo estratto.
Come ha rivelato l’artista in un’intervista, questo sarà un disco pensato per essere più triste man mano che si va avanti nell’ascolto: i primi brani sono i più allegri, e caratterizzati da tanta spensieratezza che va via via a scemare.

Cambogia è impaziente di farci sentire il suo primo disco, tant’è che ha voluto fare un regalo ai suoi fans mettendo in freedownload a Natale uno dei brani de La sottrazione della gioia: ‘Mentana’.
Per scaricarlo è necessario prima fare un giochino in cui bisogna sparare a delle anatre che volano in cielo: molto simpatico, ma non adatto per il pubblico animalista.

Tommaso Proverbio

TAG: indie, Musica
CAT: Musica

Un commento

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  1. federico-de-caroli 8 anni fa

    dubito che si possano definire “indie” alcuni di questi nomi…

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