Innovazione

GSVC: il mondiale delle start up in scena a Milano. Vince il riuso di FabricAID

14 Aprile 2018

Il mondiale delle start up va in scena a Milano. A vincere la finale della Global Social Venture Competition (GSVC), concorso internazionale ideato e promosso dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley, in California, è FabricAID dal Libano, che si aggiudica il primo premio del valore di 40.000 dollari.

«Inizieremo a produrre mobili utilizzando i vestiti. Si tratta di un nuovo progetto per il quale avevamo bisogno di capitali e che creerà nuovi posti di lavoro per persone che vengono da contesti molto svantaggiati», ha affermato Omar Itani, co-fondatore di FabricAID. La start up raccoglie già abiti usati, li classifica e rimette a nuovo, e in seguito li vende in negozi Pop-up rivolti alle comunità emarginate e sparsi in varie zone del Libano.

Il secondo premio della competizione globale GSVC (25.000 dollari) lo vince il team di Nemo (USA), che ha progettato un dispositivo indossabile a basso costo che consente alle famiglie che vivono nelle aree rurali di monitorare i segni vitali dei neonati a casa. NeMo fornisce anche uno smartphone pre-programmato per aiutare le madri a identificare e valutare i segnali di pericolo. Il progetto pilota è stato condotto in Uganda dove le madri sono state addestrate dai Village Health Teams (VHT) su come usare il dispositivo.

Subito dopo si è classificata ThinkerBeLL Labs dall’India, aggiudicandosi 15.000 dollari. Il progetto mira ad aiutare i non vedenti ad apprendere e ad usare il linguaggio Braille attraverso un dispositivo audio-tattile che rende possibile l’autoapprendimento e l’insegnamento in classe.

I team arrivati fino all’ultima fase della competizione e che si sono battuti con molti altri per i primi 3 premi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, oltre ai vincitori, sono statiFresh Shrimps Farm – Tailandia,  Musana Carts – Uganda, che ha vinto il People’s Choice Award del valore di 1.500 dollari, e Street Smarts VR – USA.

Ma oltre ai primi premi sono stati assegnati tre premi speciali. Il Priya Haji Memorial Award ($2.500) al migliore tra i team che non sono entrati nella rosa dei sei top-finalist, ed è stato riconosciuto a Acarí (USA), una  startup che forma i pescatori messicani e offre loro l’attrezzatura per lavorare e vendere l’invasivo pesce-gatto trasformandolo in una fonte di reddito e creando nuovi posti di lavoro.

Gli altri due premi li hanno conferiti direttamente dagli studenti dell’Università Cattolica, partecipando alla giornata e votando la loro startup preferita. I giovani hanno scelto per per il People’s Choice Award ($1.500) Musana Carts dall’Uganda, il progetto che crea carretti per venditori ambulanti di cibo da strada per migliorare le condizioni igieniche e di sicurezza e per il Quick Pitch Award ($1.000) la francese Konexio che fa ormazione ITC per migliorare l’integrazione sociale e l’ingresso nel mondo del lavoro di rifugiati e migranti.

A valutare le startup sulla sostenibilità economica e l’impatto sociale e ambientale generabile dalla loro idea e a decretare i vincitori è stata, nella mattinata di oggi, una giuria internazionale di esperti in innovazione, social venture capitalist, imprenditori, manager di incubatori, acceleratori, accademici, quali Julia W. Sze, Impact Investment Strategy Advisor di Arabella Advisors, Jeremy Nicholls, Ceo di Social Value International e Social Value UK, Luciano Balbo, Fondatore di Oltreventure, e Bill Barber, consulente di innovazione presso Intesa Sanpaolo (partner di GSVC) e presidente e co-fondatore di INcube srl.

La premiazione delle idee vincitrici ha avuto luogo nell’Aula degli Atti Accademici, dopo i saluti del rettore Franco Anelli e del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che ha sostenuto la manifestazione in quanto occasioni come queste «offrono importanti spunti di riflessione e servono a tracciare la via per uno sviluppo più sostenibile». Ma prima della cerimonia ufficiale c’è stato anche un interessante incontro sul tema dell’innovazione e dell’imprenditoria cui hanno preso parte Massimiliano Magrini, Founder and Managing partner di United Ventures, Matteo Alessi, dell’omonima famiglia imprenditoriale, Mario Molteni, ordinario di Economia aziendale e Corporate strategy dell’Università Cattolica e Ceo della Fondazione E4Impact, che da anni forma impact entrepreneur nell’Africa sub-sahariana.

Le startup sociali del futuro, in gara nei chiostri di largo Gemelli, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sono state 19. Diciannove idee di impresa provenienti da Corea del Sud, Filippine, Francia, Hong Kong, India, Italia, Libano, Senegal, Svezia, Uganda, Usa, Thailandia e Turchia. Selezionate da prestigiose business school a livello mondiale tra 550 proposte raccolte le giovani imprese hanno presentato soluzioni innovative per rispondere a problemi sociali e ambientali come il riutilizzo degli scarti, la prevenzione sanitaria, l’inclusione sociale e l’utilizzo di nuove tecnologie per soddisfare bisogni sociali.

Due le finaliste che hanno rappresentato il nostro Paese – Helperbit e mEryLo’ – scelte tra 65 idee di business raccolte quest’anno da ALTIS per l’Italian Round. La prima utilizza tecnologie come la blockchain per promuovere aiuti economici immediati e trasparenti in situazioni di emergenza. La seconda ha progettato e sta sviluppando un dispositivo medico innovativo direttamente collegato al paziente, limitando così il contatto tra il sangue e l’ambiente esterno, potenziale causa di contaminazione e infezioni. Il core tecnologico è racchiuso nella cartuccia di caricamento, un dispositivo monouso nel quale avviene la procedura di caricamento del farmaco vera e propria.

Quest’anno per la prima volta il concorso internazionale si è svolto a Milano grazie all’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica (ALTIS), da dieci anni partner dell’iniziativa. Una partnership strategica, secondo Vito Moramarco, Direttore di ALTIS,  per creare valore condiviso e sostenere i giovani, veri motori dello sviluppo.

Oltre a Regione Lombardia, insieme a Impact Hub Milano, Prospera e Réseau Entreprendre Lombardia, sostiene la Global Social Venture Competition Intesa Sanpaolo, partner storico della GSVC Italy. «Il sostegno alla Global Social Venture Competition – afferma Maurizio Montagnese, Presidente Intesa Sanpaolo Innovation Center – conferma il nostro costante impegno nello sviluppo economico 4.0 del Paese e la nostra attenzione alla Circular Economy e alla Corporate Social Responsibility, con l’obiettivo di diventare la prima Impact Bank al mondo».

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Foto di copertina: la premiazione di Omar Itani, FabricAID

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