Germania
Completata la squadra di Governo in Germania
Con la presentazione dei ministri socialdemocratici si è completata oggi la nuova compagine governativa in Germania. Ci sono voluti sei mesi, ma i tedeschi presentano una squadra di Governo salutata da tutti i media nazionali con un’ipoteca di favore perché affianca un misto di volti nuovi, in misura equilibrata in entrambi i sessi, ma comunque corroborati da esperienza, a quelli di politici già affermati nel panorama nazionale, con un senso di continuità ma non di ripetizione della coalizione precedente.
Come atteso il vice-cancellierato ed il dicastero delle finanze verranno coperti dall’attuale presidente ad interim della SPD Olaf Scholz che era stato già anche Ministro del lavoro prima di Andrea Nahles. Il 59enne deve tuttavia ripulire la propria immagine di affidabilità scalfita dall’incapacità nel frenare i disordini a margine del G20 del luglio 2017 ad Amburgo quando era sindaco della città anseatica.
Ministro degli Esteri e volto a cui l’Italia si dovrà abituare è stato designato Heiko Maas (51 anni). Fin qui titolare del dicastero Giustizia si è profilato in modo netto contro gli estremismi a sfondo razzista di AfD e Pegida e potrà rivelarsene un avversario ancor più risoluto sulla scena internazionale.
Al suo posto al Ministero della Giustizia approda l’anglo-tedesca 49enne Katarina Barley, giurista competente con una passata carriera sia in uno studio legale che quale collaboratrice scientifica nella corte costituzionale e di giudice. Anch’ella non è nuova ad incarichi ministeriali avendo già avuto a partire dal giugno 2017 il dicastero per la famiglia e la tutela dei consumatori. Quest’ultimo viene ora occupato dalla 39enne Franziska Giffey, scelta per dare voce ai nuovi Länder in virtù del fatto è nata a Francoforte sull’Oder ed ha vissuto a lungo in Brandenburgo. Ella si è poi profilata da tre anni nell’amministrazione di una realtà difficile come Neukölln ad un tempo opponendosi al dilagare dei clan criminali di origine araba e sostenendo la rigida incompatibilità tra l’indossare uno chador e svolgere una funzione pubblica, così come collaborando con le comunità delle moschee mussulmane.
Uomo di apparato, che pure vorrebbe dare corpo all’idea di rinnovo della SPD pur essendone stato segretario generale per quattro anni fino al 2009 e di nuovo pro tempore dal luglio 2017, diventa Ministro del Lavoro Hubertus Heil. Mai prima assurto ad un ruolo così di primo piano era tuttavia il vice capo frazione e responsabile per economia e scienza e ricerca della SPD nel vecchio Bundestag.
Volto nuovo, scelto per dare voce alla più grande componente della SPD del Nord-Reno Vestfalia, è infine la neo Ministro per l’ambiente Svenja Schulze. Deve entrare in un dicastero condotto fin qui in modo esperto e combattivo da Barbara Hendricks, ma non è priva di esperienza avendo ricoperto ella stessa per sette anni il ruolo di ministro dell’innovazione, scienza e sviluppo nel suo Land in cui sostenne l’eliminazione delle tasse allo studio.
I sei ministri socialdemocratici si aggiungono ai già designati Capo del Cancellierato Helge Braun, un medico 45enne già segretario di Stato nella Cancelleria, e cinque ministri della CDU: Ursula von der Leyen, 59 anni e per la quarta volta Ministro (per la Famiglia 2005-‘09 e per il Lavoro 2009-‘13), confermata alla difesa; l’ex capo della Cancelleria Peter Altmeier ora al dicastero per economia ed energia, uno stretto collaboratore di Angela Merkel che nel 2015 coordinò gli interventi per gestire l’afflusso dei profughi; la vice-presidente della CDU Julia Klöckner al Ministero per la nutrizione ed agricoltura, dicastero in cui pure la 45enne era già stata Sottosegretario di Stato tra il 2009 ed il 2011, ella si era distanziata dalle politiche di accoglienza dei profughi volute da Angela Merkel e la sua nomina è considerata di apertura all’opposizione interna della CDU; la 46enne Anja Karliczek, da un anno capo frazione parlamentare dell’Unione dei partiti cristiani, divenuta Ministro dell’istruzione e ricerca ed infine il 37enne Jens Spahn al dicastero della Sanità, studi giuridici e di politologia e parlamentare fin da quando aveva 22 anni, Spahn nel 2009 era stato già portavoce della frazione parlamentare dei partiti cristiani nella stessa materia e dal 2015 era Sottosegretario di Stato nel Ministero delle Finanze, anch’egli si annovera essere un esponente dell’ala conservatrice della CDU che si è opposita alle politiche di accoglienza dei profughi della Cancelliera.
Completato il gruppo tre Ministri della CSU: il 43enne Andreas Scheuer incaricato di trasporti ed infrastrutture digitali e già Sottosegretario di Stato era il 2009 ed il 2013 nello stesso dicastero; Gerd Müller il 62enne che resta alla Collaborazione economica e sviluppo alla cui guida è fin dal 2013 avendo più volte sostenuto che occorre cercare di combattere le cause di emigrazione all’origine ed infine l’ex Governatore 68enne della Baviera Horst Seeehofer (scalzato dalla sede del Governo Bavarese nel Maximilianeum da Markus Söder) che subentra a Thomas De Maizière al Ministero per l’interno, edilizia e Patria (una nuova dizione coniata ad hoc per blandire i venti populisti che pure in Germania sono vivi, ma che a differenza dell’Italia vengono frenati) peraltro anch’egli con già due incarichi ministeriali alle spalle (1992-’98 Sanità e 2005-’08 Agricoltura).
Ha preso così pieno corpo la squadra di Governo del quarto mandato consecutivo di Angela Merkel che sarà investita ufficialmente il 14 marzo.
Immagine di copertina: pixabay, https://pixabay.com/it/berlino-reichstag-governo-365346/
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