Clima
Le conseguenze del cambiamento climatico sui piccoli proprietari terrieri
di Margherita Bellanca
Uno dei paradossi maggiori creati dal cambiamento climatico è che le persone che risentono maggiormente delle sue conseguenze sono quelle che spesso contribuiscono meno alla sua creazione. Tra queste ci sono i piccoli proprietari terrieri dei Paesi in via di sviluppo. Essi si trovano spesso in situazioni di povertà (il 70% dei poveri del mondo vivono in aree rurali) e sono vulnerabili alle conseguenze del riscaldamento globale. Sono infatti spesso inseriti in mercati inefficienti e incompleti, con difficoltà di accesso alla vendita, al credito e alle assicurazioni. Ciò rende difficile la creazione di opportunità di uscita dalla povertà, determina bassi investimenti e rende i piccoli proprietari terrieri ancor più vulnerabili ai cambiamenti esterni.
I piccoli proprietari terrieri sono tra i soggetti principali dei primi 2 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030: sconfiggere la povertà e sconfiggere la fame. Per arrivare a questi obiettivi è fondamentale raggiungere e rafforzare la sicurezza alimentare. Nonostante negli ultimi anni la fame cronica nel mondo stesse diminuendo, da studi recenti della FAO essa risulta nuovamente aumento. Ma il problema della sicurezza alimentare, oggi, non è dato da una insufficiente offerta di cibo: la produzione, infatti, sarebbe sufficiente a soddisfare i bisogni della popolazione globale. La mancanza di sicurezza alimentare è invece maggiormente legata all’accesso al cibo ed in particolare è messa a dura prova dal cambiamento climatico e dalla presenza di conflitti.
Il cambiamento climatico sta già creando difficoltà alla produzione agricola, specialmente per i piccoli proprietari terrieri dei Paesi in via di sviluppo. L’impatto sulle risorse naturali è infatti tra le conseguenze dell’aumento delle temperature a livello globale, specialmente nelle aree rurali, con una diminuzione della disponibilità di acqua, una perdita della biodiversità (anche agricola) e un impatto anche sugli animali allevati. Inoltre, un altro aspetto da tenere in considerazione, è l’influenza degli eventi climatici estremi sulle infrastrutture, il cui danneggiamento porta una difficoltà ancora maggiore nella possibilità di accesso ai mercati.
Per cercare di aumentare la resilienza dei piccoli proprietari terrieri e per cercare di raggiungere il secondo SDG, gli obiettivi che i progetti di cooperazione internazionale stanno perseguendo sono legati ad un miglioramento della gestione delle risorse naturali e ad una ricerca di finanziamenti con lo scopo di migliorare l’adattamento al cambiamento climatico. Per fare questo è importante coinvolgere le popolazioni rurali in progetti di formazione. Un altro aspetto fondamentale è implementare i meccanismi di credito e assicurazione, ad esempio tramite l’utilizzo del micro-credito.
Tra i progetti di cooperazione sono sempre più presenti quei programmi che vengono definiti “Sud-Sud“, ovvero tra Paesi in via di sviluppo. La potenzialità della cooperazione Sud-Sud in campo agricolo è data dalla possibilità di condivisione di esperienze, di competenze tecniche e di conoscenze tramite progetti di formazione e il finanziamento dei progetti di aumento della resilienza. Tra i paesi che più stanno implementando e mettendo forze in questa forma di cooperazione si trova la Cina, che, da quanto sorto dall’ultimo Congresso di Partito, sta indirizzando sempre più la propria politica nazionale e internazionale nella promozione di uno sviluppo economico sostenibile.
Le sfide della sicurezza alimentare e del cambiamento climatico sono sfide da combattere insieme e da affrontare senza perdere più tempo. La creazione di partnership e la condivisione di esperienze positive sono quindi fondamentali, specialmente nel sostegno alle popolazioni rurali, tra le più colpite dal cambiamento climatico. Come è stato più volte ribadito durante la COP23 di Bonn, è arrivato il tempo di implementare i progetti ed agire, sia che essi siano politiche a livello nazionale, sia che agiscano nei contesti locali per migliorare la capacità di adattamento delle popolazioni più colpite dal cambiamento climatico.
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