Germania

Epidemia di morbillo a Berlino. Le ragioni

25 Febbraio 2015

Oggi forniamo un po’ di materiale al dibattito sulle vaccinazioni. Pochi giorni fa la Regione Lombardia mi ha ricordato, in quanto genitore, che mia figlia deve effettuare il richiamo del vaccino contro il morbillo, mentre nello stesso tempo sui quotidiani tedeschi si parlava di una epidemia di morbillo che ha colpito la città di Berlino.

Cerchiamo di informare chi non sa il tedesco e di chiarire un paio di punti.

Scuole chiuse (nonostante le proteste dei rappresentanti verdi locali, sì, in Germania a volte governano anche i verdi), alunni che devono portare gli attestati delle vaccinazioni, altri alunni che sono in vacanza, involontariamente, per qualche giorno. Si è diffuso il morbillo: i casi a Berlino sono ormai 400. Se non siete vaccinati (o se non l’avete già fatto)… non andateci. Il primo morto è di mercoledì scorso (era in ritardo con le vaccinazioni, non le rifiutava).

Come mai Berlino e non altre città?

Si parte con l’arrivo del morbillo, portato da richiedenti asilo in arrivo dai balcani (no, non siamo leghisti), dove negli anni tra il 1992 e il 1995 la percentuale di vaccinati è scesa al 50% (l’organizzazione mondiale della sanità consiglia il 90%).

Chi è stato contagiato a Berlino? Nell’80% dei casi, non si tratta di richiedenti asilo. Ma allora le vaccinazioni contro il morbillo non funzionano? Il problema di Berlino potrebbe essere quello che, da un altro punto di vista, è il suo fiore all’occhiello: un quartiere centrale, alla moda, verde (nel senso di ecologico e ambientalista), alternativo, pieno di negozi e ristoranti vegani e… di persone che, per ragioni ideologiche, si oppongono alla medicina ufficiale e alle vaccinazioni, preferendo l’omeopatia e le malattie. Il problema sembra dunque non essere legato all’esistenza di classi sociali poco alfabetizzate, perché a Berlino è presente, a Prenzlauer Berg, un intero quartiere di persone persino troppo colte, che però rifiutano la cultura scientifica “ufficiale” (e quando trovate questa espressione, immaginatevi persone che, come i grillini nostrani, sono convinte che ciò corrisponda a un complotto di Big Pharma, alla quale preferiscono Big Omeo e Big Bio, anche se non li chiamano così).

Di fronte all’eliminazione di una malattia tramite vaccinazione, queste persone hanno scelto di eliminare le vaccinazioni, per proteggere i poveri virus dalla medicina ufficiale che tanto li tormentava. Certo, a spese dei propri figli e di quelli degli altri.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Forse è il caso di riprendere il discorso anche in Italia.

Riferimenti:

Cosa fa il morbillo?

Süddeutsche Zeitung: un resoconto.

Frankfurter Allgemeine Zeitung: una madre antivaccinazioni.

Die Zeit: un settimanale pro vaccinazioni ma contro l’obbligatorietà (il che è lo stesso), gradito da chi non vuole vaccinare i propri figli.

Problemi di metodo: l’onere della prova.

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