America

Hasta la victoria siempre, Justin!

26 Novembre 2016

Fino a pochi giorni fa Justin Trudeau, il quarantacinquenne premier del Canada, era l’uomo perfetto.

Il premier giovane, bello e muscoloso col tatuaggio:

Il premier romantico:

https://twitter.com/bellamackie/status/674966511732334592

Il premier che ti solleva un bambino con un braccio solo:

https://twitter.com/rrenna/status/627857720184586240

Il premier che ti spiega la meccanica quantistica con parole semplici e occhi languidi:

https://youtu.be/rRmv4uD2RQ4

E si potrebbe andare ancora avanti con circostanze, aneddoti e dichiarazioni che hanno contribuito a far innamorare di Trudeau i canadesi e non solo, compresi molti liberali italiani che, orfani di un leader, hanno ritenuto naturale sceglierlo come proprio padre putativo.

A seguito della morte di Fidel Castro il grande scivolone, che potrebbe aver messo la parola “fine” sulla luna di miele che durava dalla sua elezione a primo ministro. Il testo del comunicato ufficiale lascia davvero poco spazio all’interpretazione:

Antananarivo, Madagascar
November 26, 2016
The Prime Minister, Justin Trudeau, today issued the following statement on the death of former Cuban President Fidel Castro:

“It is with deep sorrow that I learned today of the death of Cuba’s longest serving President.

“Fidel Castro was a larger than life leader who served his people for almost half a century. A legendary revolutionary and orator, Mr. Castro made significant improvements to the education and healthcare of his island nation.

“While a controversial figure, both Mr. Castro’s supporters and detractors recognized his tremendous dedication and love for the Cuban people who had a deep and lasting affection for “el Comandante”.

“I know my father was very proud to call him a friend and I had the opportunity to meet Fidel when my father passed away. It was also a real honour to meet his three sons and his brother President Raúl Castro during my recent visit to Cuba.

“On behalf of all Canadians, Sophie and I offer our deepest condolences to the family, friends and many, many supporters of Mr. Castro. We join the people of Cuba today in mourning the loss of this remarkable leader.”

Il Primo Ministro, Justin Trudeau, oggi ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla morte dell’ex presidente cubano Fidel Castro: “Con profondo dolore ho appreso oggi della morte del presidente che ha servito Cuba più a lungo. Fidel Castro è stato un leader eccezionale che ha servito il suo popolo per quasi mezzo secolo. Oratore leggendario e rivoluzionario, Castro ha apportato miglioramenti significativi per l’istruzione e la sanità della sua isola. Pur essendo una figura controversa, sia sostenitori che detrattori non hanno potuto fare a meno di riconoscere la sua straordinaria dedizione e l’amore per il popolo cubano, che ha avuto a sua volta un affetto profondo e duraturo per ‘El Comandante’. So che mio padre era molto orgoglioso di chiamarlo ‘amico’ e ho avuto l’opportunità di incontrare Fidel quando mio padre è morto. Inoltre è stato un vero onore per me incontrare i suoi tre figli e il fratello presidente Raul Castro durante la mia recente visita a Cuba. A nome di tutti i canadesi, Sophie ed io offriamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e molti, molti sostenitori di Castro. Ci uniamo al popolo di Cuba oggi in lutto per la perdita di questo straordinario capo”

Le reazioni stupite, sia in patria che all’estero, non si sono fatte attendere, così come l’immancabile sarcasmo che ha subito inondato l’internet. Epico il tweet di Marco Rubio, il senatore repubblicano di origini cubane, già sfidante di Donald Trump alle primarie del GOP:

Comunque la si pensi su Castro, rimane il dubbio che far coincidere il comprensibile (visti i trascorsi famigliari) affetto personale per il Lider Maximo con il pensiero di un’intera nazione sia stata una forzatura di cattivo gusto.

Di certo invece c’è che i liberali italiani hanno preso l’ennesima cantonata.

 

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