Musica

“La musica è tutta bella, se suonata bene”

Ci lascia Emilio Soana, uno dei più prestigiosi jazzisti italiani

15 Gennaio 2025

Emilio Soana inizia a suonare la tromba a soli 7 anni e lo farà fino a poche ore prima del suo ultimo respiro. Ci ha lasciato ieri, improvvisamente, a 81 anni, uno dei più prestigiosi jazzisti italiani, un trombettista carismatico e poliedrico, che ha suonato con i più grandi musicisti al mondo.

Nato a Rivarolo Mantovano inizia la sua passione nella banda del paese e, grazie al suggerimento di Giorni Kramer, anche lui di Rivarolo Mantovano, noto musicista jazzista e autore delle musiche per la RAI, si iscrive al Conservatorio di Parma, dove partecipa ai corsi “sperimentali” di musica d’insieme, tenuti dal maestro Claudio Abbado e si diploma a soli 18 anni.

Dopo diverse esperienze in orchestre e gruppi jazz diventa prima tromba dell’orchestra RAI di Milano, collaborando con direttori di grande fama.

All’attività di musicista affianca quella di docente presso il Conservatorio di Pavia e i corsi Civici di Jazz di Milano insieme a Enrico Intra e al compianto Franco Cerri.

Quello di Soana è un talento naturale, che lo porta a spaziare dalla musica classica, passando per la sinfonica, fino alla musica leggera e al jazz, la sua grande passione, che gli permette di fare una carriera formidabile, con le più importanti orchestre, come per esempio la Jazz Company di Gabriele Comeglio la Montecarlo Night Orchestra di Nick the Nightfly e la storica Civica Jazz Band di Milano.

“La musica è tutta bella se suonata bene” questo mi diceva durante le lezioni.

Ha inoltre partecipato ai più conosciuti festival di jazz in tutto il mondo: Montreaux, Detrit e Reno-Nevada, insieme al trombettista Dusko Goykovick.

Nella sua lunga carriera di musicista, ha collaborato con notissimi jazzmen quali Gerry Mulligan, Art Farmer, Francis Boland, Harry Edison, Kenny Barron, Curtis Fuller, Ray Brown, Kay Winding e Clark Terry tra gli altri, oltre che con i principali musicisti italiani, come Emanuele Cisi, sandro Gibellini, Franco Ambrosetti, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Gianni Basso e Bruno De Filippi.

Nel 2023, nella sua città natale, aveva ricevuto il Premio Kramer, un riconoscimento speciale alla carriera, poiché Soana aveva già ricevuto il Kramer nel 2005. La serata, organizzata dalla Fondazione Sanguanini e dal circolo del jazz di Mantova è stato un grande momento di celebrazione per Emilio Soana, con la partecipazione dell’orchestra Nick the Nightfly.

La sua scomparsa, a sole 24 ore dal suo ultimo concerto, lascia basito e attonito il mondo del jazz, ma non solo. Soana è stato, per chiunque si sia avvicinato alla tromba, fonte d’ispirazione e maestro indiscusso, lo dimostrano i tanti messaggi di cordoglio che stanno riempiendo i social in queste ore.

Ad aprile avrebbe dovuto esibirsi al Blue Note di Milano, insieme a Cochi Ponzoni e a un sestetto di straordinari jazzisti italiani. I funerali si svolgeranno sabato 18 gennaio alle 10:30, con partenza della salma adalla Fondazione Sanguanini di Rivarolo Mantovano, fino alla Chiesa Parrocchiale del paese.

Maestro, amico e compagno musicale, per 12 anni gli sono stato a fianco ogni settimana, per più giorni, tra lezioni, prove, concerti… L’espressione più alta di esperienza didattica, dove anche un allievo scarso come il sottoscritto, è riuscito a fruire della sua compagnia insieme ai molti musicisti che da oggi lo rimpiangeranno.

Non dimenticherò mai una sua frase: “suona semplice, non andare a cercarti delle grane, quelle arrivano già da sole” un insegnamento che porto con me in ogni ambito della mia vita, personale e professionale, basta sostituire il verbo suonare.

Ciao Maestro, chissà che Big Band sarai in grado di formare lassù.

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